Le regine del terrore non è solo una semplice biografia su Angela e Luciana Giussani, dove si racconta la vita e si analizzano le opere delle creatrici di Diabolik. E' un
qualcosa di molto più profondo, che va oltre la cronistoria degli
aneddoti e degli eventi che hanno caratterizzato la loro vita. Il libro è un vero e proprio
saggio che oltre a parlarci delle due donne, che hanno l'indiscusso merito di
aver rivoluzionato il fumetto italiano, ci descrive anche il contesto socio-culturale che ha
permesso che tutto ciò si realizzasse. Ne è di conseguenza anche la storia, vista dal basso, della rinascita economica
dell'Italia nel dopo guerra, e di quella Milano che ne è fu il traino economico.
Nel libro si
analizza in modo approfondito il cambiamento che in quegli anni ebbe l'editoria, che tra i
vari protagonisti annovera quel Gino Sansoni, marito di Angela Giussani, figura
fondamentale che molto contò nell'avventura editoriale della moglie.
Sono spiegate in modo esaustivo
le influenze culturali che all'epoca portarono alla caratterizzazione del famoso ladro, che vanno dai fatti di cronaca nera che colpirono l'immaginario collettivo del paese, al romanzo d'appendice francese, dove il personaggio di Fantomas creato da Marcel Allain e Pierre Souvestre è la fonte primaria di ispirazione. Una parte di rilievo nel saggio è dedicata alla crociata
fatta dalla magistratura e dalla società cattolica sui cosiddetti fumetti neri,
di cui Daibolik ne fu il capostipite. Più volte le Giussani furono chiamate
davanti al giudice e come loro anche gli editori delle pubblicazioni che nacquero
sulla scia del successo della loro creatura. Così finirono sotto l'occhio del
ciclone personaggi come (solo per citarne alcuni) Kriminal, Satanik, e
Sadik.
Interessante anche la parte
riguardante la genesi del film ispirato al fumetto, che dopo diverse vicissitudini verrà diretto da
Mario Bava.